Silvia Barberani, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Silvia Barberani ha conseguito un Diplôme de Spécialisation Post Grad in Antropologia ed Etnologia presso l’Università di Losanna e il Dottorato di ricerca in Scienze antropologiche ed etnologiche presso l’Università di Roma la Sapienza.

È ricercatrice di Antropologia presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Antropologia culturale e Culture e Società dell’Europa e del Mediterraneo. È membro del collegio docenti del Dottorato di Ricerca in Antropologia Culturale Sociale dell’Università di Milano Bicocca.

Ha esperienza di ricerca in Grecia ed Italia. Si è occupata di nazionalismo, memoria e antropologia del turismo. Sta attualmente lavorando sulle pratiche e le retoriche alimentari.

Ivan Bargna, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Direttore del Corso di Perfezionamento in Antropologia Museale e dell’Arte è Professore Associato di Antropologia estetica e di Antropologia de media all’Università di Milano Bicocca e docente di Antropologia culturale all’Università Bocconi. E’ Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche dell’Università Bicocca.

Ha fatto parte del comitato scientifico per la progettazione del Museo delle Culture di Milano (Mudec) e curato diverse mostre  sulle arti africane; ha lavorato  con diversi artisti (Stefano Arienti, Alterazioni Video, Adrian Paci, Maria Papadimitriou, Emilio Fantin, Steve Picccolo, Paola Anziché, Virginia Ryan)  in progetti espositivi, video e  di ricerca sul campo.

Ha svolto ricerche etnografiche  sulla produzione e circolazione di immagini artistiche e mediatiche  fra i Bamileke del Camerun. Ha come principali campi di interesse l’antropologia estetica, l’antropologia museale e dell’arte, l’arte africana e i rapporti fra antropologia e arte contemporanea. E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

Alice Bellagamba, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Alice Bellagamba ha conseguito il Dottorato in Antropologia presso l'Università di Torino. È Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Antropologia politica e Culture e società dell’Africa. Ha lavorato come ricercatrice presso l’Università di Torino, l’Università del Piemonte Orientale e l’Università di Milano-Bicocca.

I suoi interessi di ricerca sono radicati nell’antropologia storica, politica e dell’antropologia critica. Si è occupata di processi migratori, confini e sovranità statale e negli ultimi dieci anni ha lavorato sul tema della schiavitù e della post-schiavitù in Africa.  Dal 2000 dirige la Missione Etnologica in Bénin e Africa Occidentale e ha coordinato due unità locali in progetti di rilevante interesse nazionale, dedicati alle tematiche della dipendenza personale e della cittadinanza.

Paolo Francesco Campione, Museo delle Culture, Lugano

Paolo Francesco Campione insegna Antropologia culturale e Antropologia dell'Arte e dal 2005 è direttore del Museo delle Culture di Lugano.

Da oltre vent'anni si occupa di antropologia dell'arte, di museologia e di gestione di organizzazioni che operano in campo culturale, alternando le attività di ricerca con l'insegnamento accademico e la direzione d'istituti culturali e musei. Ha compiuto ricerche sul campo in Nuova Guinea, a Bali e in Laos. Ha curato più di trenta esposizioni temporanee d'arte in diversi paesi e ha al suo attivo numerosi volumi, cataloghi d'arte e articoli scientifici su riviste e opere d'altri.

Ha lavorato anche come consulente di istituzioni ed enti locali in Italia e in Svizzera.

immagine camilla de palma

Maria Camilla De Palma, Castello D'Albertis - Museo delle Culture del Mondo, Genova

Direttore di Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo di Genova dal 1991, ha realizzato mostre, laboratori ed attività didattiche sulle culture delle popolazioni indigene dell'Africa, dell'America e dell'Oceania, in dialogo con le popolazioni di provenienza delle collezioni così come con le comunità di cittadini immigrati. E' inoltre autrice di numerose pubblicazioni scientifiche.

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Paolo Favero, Dipartimento di Communicatio Studies, Università di Anversa

E' professore associato presso l'Università di Anversa, Dipartimento di Communication Studies. E' anche membro del Visual and Digital Cultures Research Center ed è direttore del Master in Film Studies and Visual Cultures. Dopo avere conseguito il dottorato in Antropologia sociale all'Università di Stoccolma, è stato docente in Svezia, Italia, Inghilterra e Portogallo.

Attivo nel campo delle culture visive e digitali, ha come principali campi di ricerca l'India e l'Italia. La sua ricerca recente si focalizza sul significato delle immagini nella vita umana, sulla loro ontologia e sul loro utilizzo come strumenti di ricerca. Nel suo lavoro, ricorre a pratiche digitali e artistiche e alla produzione di immagini.

Silvia Forni, Royal Ontario Museum, Toronto

Silvia Forni ha conseguito un Master in Antropologia all’Indiana University Bloomington e un Dottorato di Ricerca presso l’Università di Torino. Ha svolto ricerche sul campo in Algeria, Camerun, Kenya e Zimbabwe. In Camerun, ha fatto ricerca sulla produzione dell’artigianato “tradizionale”.

Attualmente è Assistente Universitario Aggiunto presso l’Università di Toronto, dove insegna Antropologia della Cultura Materiale, Etnografia dell’Africa e Antropologia dell’Arte, e Conservatore presso il Royal Ontario Museum di Toronto, dove cura la collezione africana.

I suoi campi e interessi di ricerca riguardano l’antropologia dell’arte, la cultura materiale, l’etnologia dell’Africa, l’antropologia delle migrazioni.

Vito Lattanzi, Ministero dei Beni e delle Attività  Culturali e del Turismo, Direzione Generale Musei

Laureato in Lettere e Filosofia (1981) e perfezionato in Studi Storico Religiosi (1982-1985) conseguiti presso l’ Università “La Sapienza” di Roma.

Ha svolto e svolge ricerche in ambito storico-antropologico, con un interesse particolare per l’antropologia religiosa e l’antropologia dei patrimoni culturali. Nel corso della sua esperienza professionale nel campo dei beni culturali si è occupato di antropologia visiva, didattica museale e museografia.

Dal 1987 lavora, in qualità di Etnoantropologo ha lavorato presso il Museo Nazionale Preistorico Etnografico "L. Pigorini" di Roma, dove ha ricoperto l’incarico di
Direttore della Sezione “Culture del Mediterraneo”, Direttore della Biblioteca specializzata, Responsabile dei Servizi Educativi. E’ membro del Consiglio direttivo di ICOM Italia, di SIMBDEA (Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici)  e della rivista Antropologia museale.

Maria Agostina Lavagnino, Archivio di Etnografia e Storia Sociale della Regione Lombardia

Laureata il Lettere moderne all'Università di Pavia, ha conseguito un diploma in Cultural Project Management presso la la Fondation Marcel Hicter. Ha una lunga esperienza  di etnografia visuale  e sonora e di gestione archivistica dei prodotti della ricerca nel campo della fotografia, dialettologia, storia locale e del patrimonio culturale immateriale.

Ferdinando Mirizzi, Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali (DiCEM), Università della Basilicata

Ferdinando Mirizzi è Professore Ordinario di Discipline demoetnoantropologiche e direttore del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali dell’Università della Basilicata.

È socio fondatore e membro dei Consigli Direttivi di ANUAC e SIMBDEA, presidente dell’Osservatorio Scientifico Regionale “Edward C. Banfield” per la salvaguardia del patrimonio etno-antropologico della Basilicata e direttore responsabile della rivista Archivio di Etnografia.

I suoi interessi di ricerca sono incentrati su temi e questioni di antropologia museale e dei patrimoni culturali, oltre che di storia e antropologia della cultura materiale, culti santuariali, pellegrinaggi e ex-voto; sui riti arborei e i carnevali in area meridionale; sui rapporti tra scrittura e costruzione della tradizione; sulle relazioni tra patrimoni culturali e turismo; sulla fotografia etnografica.

Fiamma Montezemolo, Dipartimento di Cinema e Media Digitali, University of California Davis

Fiamma Montezemolo è un’artista e un’antropologa. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienze antropologiche all’Università di Napoli L’Orientale e un Master in Fine Arts al San Francisco Art Institute, indirizzo New Genres. Attualmente, è professoressa associata presso il Dipartimento di Cinema e Media digitali della University of California, Davis.

Lavora con diversi media, in particolare istallazioni e video, ed espone le sue opere in mostre nazionali e internazionali. È anche autrice di numerosi saggi e libri.

I suoi interessi di ricerca comprendono gli Intermedia studies, le arti visuali, la pratica sociale, la pratica curatoriale, le intersezioni fra arte e antropologia, i cultural studies, l’antropologia urbana e i critical studies.

Carolina Orsini, Museo delle Culture (Mudec), Milano

Carolina Orsini, archeologa, dopo aver conseguito una specializzazione in Archeologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa e un dottorato in Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali di Ravenna (Università di Bologna), è entrata come conservatore delle Raccolte Extraeuropee al Castello Sforzesco di Milano, oggi confluite nel Museo delle Culture (Mudec).

Dal 1998 dirige le ricerche della Missione Archeologica ed Antropologica “Antonio Raimondi” del Ministero degli Affari Esteri nelle zone delle Ande centro settentrionali del Perù e dell’Argentina.

Come conservatore museale si è occupata, oltre all'organizzazione di diverse esposizioni, della redazione di cataloghi scientifici e della digitalizzazione del patrimonio delle Raccolte di America, Asia e Africa, anche della curatela dell’esposizione permanente del Mudec “Oggetti d’Incontro”.

Vincenzo Padiglione, Dipartimento di Psicologia, Università di Roma La Sapienza

Vincenzo Padiglione è Direttore della rivista AM-Antropologia Museale.

E' già Professore Ordinario all’Università di Roma La Sapienza,  dove insegnava Antropologia culturale, Antropologia museale, Etnografia della comunicazione.

Ha svolto ricerche nell’area del Mediterraneo sull’identità locale e il patrimonio culturale, l’amicizia maschile, il familismo e la relazione uomo/animale nella caccia e nella pastorizia. Ha progettato diversi musei etnografici, come l’EtnoMuseo Monti Lepini (Roccagorga –Lt), il Museo del Brigantaggio (Itri –Lt), il Museo dell'Infiorata di Genzano. È direttore, dalla sua fondazione nel 2001, della rivista quadrimestrale AM - Antropologia museale.

Ha realizzato video etnografici e pubblicato numerosi saggi e libri. Le sue attività di ricerca riguardano salute e malattia, forme di socialità, rapporto uomo – animale, musei; storia degli studi delle discipline demoetnoantropologiche; esperienze di ricerca etnografica effettuate nell’area del Mediterraneo.

 

Berardino Palumbo, Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, della formazione e degli studi culturali (COSPECS) dell’Università di Messina

Professore Ordinario presso il Dipartimento di Scienze cognitive, psicologiche, della formazione e degli studi culturali dell’Università di Messina, Berardino Palumbo ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l’Università di Roma La Sapienza.

Ha condotto ricerche sul campo nel Sannio beneventano, in Ghana, in Sicilia. È stato visiting professor a Parigi La Sorbona, a Losanna e a Marsiglia. Insieme a Pietro Saitta dirige la collana Etnografie per l’Editore Ombre Corte. È stato co-fondatore e redattore della rivista Etnosistemi.

I suoi ambiti di interesse riguardano l’antropologia del patrimonio culturale, l’antropologia politica delle istituzioni transnazionali, la religione, la memoria, la storia, la parentela e il rituale.

Valentina Porcellana, Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Università della Valle d’Aosta

Valentina Porcellana è ricercatrice presso il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali dell'Università della Valle D'Aosta, dove si è trasferita nel 2020 dopo aver prestato servizio dal 2008 al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Insegna Antropologia alpina e Antropologia del welfare. Ha conseguito un dottorato di ricerca in Antropologia della complessità all’Università di Bergamo. I suoi interessi di ricerca riguardano la grave emarginazione adulta, i servizi di accoglienza e il sistema di welfare a contrasto dell’homeleness in Italia. È responsabile scientifica di progetti di ricerca-azione interdisciplinare in contesti di marginalità sociale e geografica. Si occupa inoltre di antropologia alpina, processi partecipativi in area urbana e montana, di attivazione di comunità, monitoraggio e valutazione qualitativa dei servizi sociali ed educativi.

Roger Sansi, Departement d'Antropologia Social, Universitat de Barcelona

Dopo aver studiato Antropologia, Storia e Arte alle Università di Barcellona e di Parigi, Roger Sansi ha conseguito il Dottorato di ricerca in Antropologia Socio/Culturale presso l’Università di Chicago. Si è occupato della formazione dell’arte e della cultura moderne in ambito Afro-Brasiliano.

Ha fatto ricerca sul campo per tre anni a Bahia, lavorando, da un lato, su cultura materiale, cosmologia e nozione di persona tra i Candomblé afro-brasiliani; dall’altro, su storia della stregoneria e del feticismo tra i Lusofoni dell’Atlantico.

Roger Sansi insegna Antropologia e Sociologia dell’Arte all’Universitat di Barcelona. Supervisiona, attualmente, progetti sulla memoria storica nell’Estremadura, sull’arte contemporanea ad Atene e sugli oggetti etnografici tra produzione e iconoclastia.

Arnd Schneider, Dipartimento di Antropologia Sociale, Università di Oslo

Arnd Schneider è professore di Antropologia sociale all’Università di Oslo. Oltre a essere autore di numerose pubblicazioni scientifiche, ha realizzato documentari e curato mostre, in particolare Bel Suol d’Amore – The Scattered Colonial Body dell’artista Leone Contini (con Cecilie Øien), The World Kaleidoscope: Images and Objects from Fieldwork in Anthropological Research e Behind the Screen: Anthropologists work with Film (con Astrid Anderson e Cecilie Øien).  I suoi interessi di ricerca riguardano l’arte contemporanea, l’antropologia visiva, la cultura materiale e le migrazioni internazionali. Ha svolto le sue ricerche sul campo in America Latina (Argentina, Paraguay, Uruguay, Ecuador e Messico) e in Italia (Sicilia). Attualmente collabora al progetto europeo “TRACES: Transmitting Contentious Cultural Heritages with the Arts” (2016-2019).

Carlo Severi, EHSS - École des hautes études en sciences sociales, Parigi

Carlo Severi  è direttore di studi all’École des hautes études en sciences sociales (EHESS) di Parigi e Direttore di ricerca al CNRS. Membro del laboratorio di Antropologia sociale del Collège de France dal 1985, ha lavorato sulla tradizione sciamanica degli Indiani Kuna del Panama, studiando da un lato le teorie indigene sulla malattia mentale e dall’altra sulle modalità di trasmissione del sapere sciamanico.

Attualmente lavora sulle forme di soggettività (azione, parola, sguardo) attribuiti agli artefatti. E responsabile scientifico del “Progetto Antropologia dell’arte, Creazione, Rituale, Memoria” finanziato dall’Agenzia Nazionale della Ricerca e dal Laboratorio di Antropologia Sociale del Collège de France, dall’EHESS e dal CNRS.

E’ Responsabile francese del progetto franco-brasiliano “Saint-Hilaire” finanziato da Capes-Cofecub.

Franca Tamisari, Dipartimento di Studi Umanistici, Università Ca' Foscari, Venezia

Professoressa associata all’Università di Ca’ Foscari, Venezia, ha insegnato antropologia alla University of Sydney e alla School of Social Science, University of Queensland, dove ritiene la posizione di Adjunct Associate Professor.

Ha conseguito il dottorato di ricerca in Antropologia Sociale alla London School of Economics and Political Science e ha condotto ricerca tra la gente yolngu in Northeast Arnhem Land; Northern Territory, Nord Australia dal 1990.

I suoi principali ambiti di ricerca includono: cosmologia, epistemologia e religione indigene australiane; antropologia dell'arte e della performance (dimensioni politiche e estetiche del rito con particolare attenzione alla danza in contesti locali e interculturali); antropologia applicata: educazione biculturale (sviluppo e integrazione di saperi indigeni nella scuola dell'obbligo); storia delle relazioni coloniali, postcoloniali e neocoloniali in Australia; metodologia dell'incontro antropologico (politica della rappresentazione, antropologia delle sensazioni). 

Luigi Urru, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università di Milano-Bicocca – dove ha conseguito il Dottorato di ricerca e dove insegna Modelli teorici dell’Antropologia – Luigi Urru ha studiato all’Università di Torino e alla SOAS di Londra.

Ha vissuto in Giappone, dove ha condotto ricerche su organizzazione urbana, orientamento e toponomastica a Tokyo; ritualità, nostalgia e nazionalismo durante le fioriture dei ciliegi; culturalizzazione della natura e politiche della tradizione; esotismo, viaggio e colonialismo in Asia orientale.

È membro dell’Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi (AIStuGia), del Japan Anthropology Workshop (JAWs) e fa parte del comitato di esperti dei Quaderni Asiatici del Centro di cultura Italia-Asia di Milano.

Mauro Van Aken, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”, Università degli Studi di Milano-Bicocca

Mauro Van Aken ha conseguito il Dottorato di ricerca presso l’Università di Utrech. È Professore Associato presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione dell’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Antropologia Economica e Sviluppo e Introduzione alla Cooperazione. Ha svolto ricerca di campo nel Nord del Pakistan, su dinamiche identitarie e pratiche agricole e, dal 1995 è stato ricercatore associato presso IFPO (Institut du Proche Orient, ex-CERMOC, Amman), all'interno di progetti di sviluppo pastorale. Per due anni ha lavorato nella valle del Giordano su rappresentazioni e pratiche culturali dei rifugiati palestinesi, all'interno di un programma collettivo su rifugiati ed aiuto umanitario.

Negli ultimi anni si è occupato di gestione delle risorse naturali, rapporti tra acqua e culture e della realtà contemporanea delle agri/culture.

Olivier Wathelet, École Nationale Supérieure des Arts Visuels de La Cambre, Bruxelles

Dottore di ricerca in Antropologia all’Università di Nice-Sophia Antipolis, Olivier Wathelet ha insegnato antropologia e design in differenti scuole e università.

Attualmente è antropologo indipendente e consulente in innovazione. Lavora nel settore dell’industria e della creatività. Utilizza l’ibridazione dell’antropologia e del design per inventare nuovi usi, servizi e prodotti.

I suoi lavori ruotano intorno a due poli: da un lato studi e ricerche etnografiche dedicate all’innovazione e alle imprese creative, con una predilezione per soggetti riguardanti l’alimentazione,  dall’altro le ricerche sulla cultura digitale.

Giulio Zaccarelli, Laboratorio Cultura Visiva, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana

Architetto laureato al Politecnico di Milano,  si è perfezionato in conservazione preventiva presso l’Università della Sorbona di Parigi. Già visiting professor presso il Politecnico di Milano, l’Università Autonoma di Barcellona, l’ICCROM e in diverse altre università italiane ed estere, è docente in Prassi della Conservazione Preventiva e Gestione delle Collezioni Museali presso la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) dove insegna anche Museologia.

E’ stato responsabile del Laboratorio di Conservazione e Museotecnica del Museo delle Culture di Lugano ed esperto museotecnico presso il Museo delle Culture di Milano (MUDEC). In oltre di venticinque anni di attività ha progettato più di 100 esposizioni in Europa, America, Africa e Asia.

Immagine Chiara Pussetti

Chiara Pussetti, Instituto de Ciéncias Sociais, Universidade de Lisboa

Chiara Pussetti è ricercatrice presso l’Istituto di Scienze Sociali dell’Università di Lisbona. Ha un dottorato di ricerca in Antropologia Sociale e Culturale all’Università di Torino. I suoi interessi di ricerca includono la migrazione, la sanità, il genere, il corpo e le emozioni, la diseguaglianza sociale, la sofferenza e il benessere in contesti urbani. Ha condotto le sue ricerche sul campo in Guinea Bissau, Portogallo e Brasile. È Principal Investigator del progetto “ROCK. Regeneration and Optimisation of Cultural heritage in creative and Knowledge cities” e del progetto “EXCEL. The Pursuit of Excellence. Biotechnologies, enhancement and body capital in Portugal”.

Immagine Pietro Clemente

Pietro Clemente, Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici 

Pietro Clemente, Professore di Antropologia Culturale presso l’Università di Firenze in pensione,  già docente nelle Università di Siena e di Roma, è Presidente onorario della Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici (SIMBDEA); presiede il consiglio scientifico della Fondazione Museo Guatelli, è membro della giuria del Premio Silvia dell’Orso,  membro della redazione della rivista Lares e della rivista  Antropologia Museale, è autore di saggi su tematiche della cultura popolare, dei musei, della storia dell’antropologia. Ha ricevuto il Premio Cocchiara per gli studi demoetnoantropoloigi per il 2018. Tra gli scritti recenti: Pietro Clemente, Le parole degli altri. Gli antropologi e le storie della vita, Pisa, Pacini, 2013. E’ Presidente dell’Istituto Storico della Resistenza Senese e dell’Età Contemporanea ISRSEC “Vittorio Meoni”.